SOS MARE

SOS MARE

Desidero sottoporre all’attenzione di tutti gli addetti ai lavori due specifiche questioni

La prima è la seguente

La legge n.30 del 1998 ha concesso agli armatori ITALIANI la quasi completa defiscalizzazione dei profitti. Fatta la legge trovato l’inganno. Gli armatori ITALIANI hanno fruito della defiscalizzazione ed altri privilegi ed hanno iniziato ad imbarcare marittimi comunitari ed extracomunitari a stipendi di fame. In base al diritto internazionale è da tenere sempre presente che una nave battente bandiera ITALIANA è un pezzo dello Stato ITALIANO ovunque si trovi.

Qual è il risultato?

Marittimi Italiani disoccupati, a fare la fame e, marittimi extracomunitari a fare la fame direttamente a bordo delle nostre navi.

La seconda è la seguente

La convenzione STCW (Convenzione Internazionale sugli standard di addestramento, abilitazione e tenuta della guardia a bordo delle navi) prevede che i marittimi devono essere in possesso della sottoelencata certificazione:

CORSI DI BASE OBBLIGATORI PER TUTTI:

  1. Sicurezza e responsabilità sociali
  2. Sopravvivenza e salvataggio
  3. Antincendio di base
  4. Primo soccorso sanitario elementare
  5. Familiarizzazione alla security

CORSI PER INCARICHI SPECIFICI:

  1. Antincendio avanzato
  2. Radar osservatore normale
  3. Addestramento all’uso del Radar ad elaborazione automatica dei dati – ARPA (livello operativo)
  4. Addestramento radar ARPA – Bridge Teamwork – ricerca e salvataggio (livello direttivo)
  5. Addestramento specifico all’utilizzo dei sistemi di informazione e visualizzazione della cartografia elettronica (livello operativo)
  6. Familiarizzazione alle tecniche di sicurezza per navi cisterna adibite al trasporto di gas liquefatti, prodotti chimici e per navi petroliere
  7. Sicurezza navi petroliere
  8. Sicurezza navi gasiere
  9. Sicurezza navi chimichiere
  10. Addestramento navi passeggere tipo Ro-ro
  11. Addestramento navi passeggere diverse dal tipo Ro-ro
  12. Gestione della crisi e del comportamento umano
  13. Marittimo abilitato per i mezzi di salvataggio (MAMS)
  14. Marittimo abilitato per i battelli di emergenza veloci (MABEV)

ALTRI CORSI SPECIFICI PER GLI UFFICIALI DI COPERTA:

  1. Assistenza Media (medical care)
  2. GMDSS (certificati per la tenuta della guardia radio)

 

Una miriade di corsi che si svolgono presso Centri di formazione marittima.

I costi sono totalmente a carico dei partecipanti

(come legalmente previsto dalla ILO-MLC 2006 e dal CCN)

Alcuni armatori, pochissimi in verità, anticipano le spese occorrenti per sostenere i corsi per incarichi specifici, per poi detrarli dalla busta paga oppure obbligano i fruitori a sottoscrivere un contratto a termine in cui si pone la clausola di non poter cambiare datore di lavoro per un certo periodo, pena restituzione delle spese anticipate per sostenere i corsi.

Qual ’è il risultato?

I marittimi per potere accedere al mondo del lavoro devono spendere di tasca propria migliaia di euro per sostenere corsi di abilitazione professionale

I certificati di abilitazione hanno validità quinquennale.

Di conseguenza ogni 5 anni per ottenere la rivalidazione dei certificati bisogna frequentare corsi di aggiornamento, i cui costi, sono sempre e totalmente a carico dei partecipanti

Tutto quanto sopra premesso e considerato è inaccettabile ed in netta difformità con quanto sancito dagli articoli 1 e 4 della Costituzione della Repubblica Italiana

Quali potrebbero essere le soluzioni?

 

  • Promulgare una riforma legislativa con misure amministrative di totale protezione dei lavoratori Italiani, sancendo una “riserva” esclusiva negli imbarchi per cabotaggio comunitario e nazionale a favore dei nostri marittimi. Le altre Nazioni europee con grandi tradizioni marinare l’hanno già attuata.

 

  • Permettere ai marittimi di frequentare i Corsi ove ritengono opportuno e richiedere il rimborso dell’intero importo, a fronte di presentazione di regolare certificazione e fattura.

 

  • Istituire un “paniere nazionale” in modo da uniformare i costi dei corsi e, soprattutto, ridurre i rischi di speculazione e/o conflitti d’interesse

In Italia, purtroppo, accadono fatti incresciosi che sono sotto gli occhi di tutti ma non vengono divulgati in modo appropriato o niente affatto, per ragioni che sfuggono alla comprensione.

Cosa c’è sotto gli occhi di tutti? Un bel niente poiché ciò che non può essere negato e ciò che la collettiva constatazione rende inconfutabile è vanificato dai poteri forti e dai mass media che tentano, peraltro in mala fede, di sottrarre alla realtà un dato essenziale alla sua innegabile comprensione.

La legge è uguale per tutti è una bella frase scritta sulle pareti delle aule giudiziarie, ma per noi poveri mortali ha il sapore di una beffa

A stabilire che la legge è uguale per tutti è l’articolo 3 della Nostra Costituzione ma è davvero così?

Giovanni Prof. Romano